13 luglio 2010

Chi è che non li aveva respinti?

Da circa due settimane è in auge una polemica circa le responsabilità del governo italiano nel respingimento di alcune centinaia di eritrei verso il porto di Triopli con successive carcerazioni e torture nei carceri del paese di Gheddafi.
Oggi sul manifesto un articolo di prima pagina riporta alcune immagini tratte da un video fatto avere alla redazione dagli ertiei deportati in Libia dove si vede chiaramente come siano stati prima accorsi dalla marina militare italiana smentendo le voci ufficiali del governo sulla presunta falsità del loro reimpatrio senza verificare la loro legittimità a esercitare il diritto d'asilo.
Ne abbiamo parlato con Gabriele Del Grande redattore di Fortress Europe:


2 luglio 2010

9 giugno 2010

Milano:polizia carica presidio per Joy.

Il presidio antirazzista in solidarietà per Joy, davanti al tribunale di Milano è stato caricato dalle forze dell'ordine.
Joy, la giovane migrante nigeriana che ha denunciato un tentativo di stupro da parte della polizia nel Cie milanese di via Corelli, rischia di essere espulsa dopo un anno passato nel carcere etnico milanese."La polizia nei Cie stupra", questo lo striscione di apertura del presidio che ha scatenato le cariche di polizia e carabinieri, non riuscendo però ad allontanare ne' le persone ne' tanto meno lo striscione.

Ascolta Nicoletta

1 giugno 2010

NON SIAMO TURISTI!!!

Davvero indegna la "soluzione" proposta, naturalmente in gran segreto e lontani dalle telecamere, dalla prefettura torinese ai rifugiati "ospitati" in via Asti: Noi vi facciamo avere un bel visto turistico per l'estero, ad esempio per la germania, e poi voi vi aggiustate...
In barba a qualunque legalità, da loro sempre decantata come mostro sacro, e con la scusa che non ci sono fondi, anche questa informazione falsa visto lo stanziamento di 6 milioni di euro dal governo verso il comune di torino esplicitamente destinati ai rifugiati :
http://www.programmaintegra.it/modules/news/article.php?storyid=4908
Nulla di certo dunque sul loro destino dopo la fine di giungo, data ultima prevista per la possibile permanenza nella struttura, e nulla nemmeno si sa ancora circa una dellle loro richieste fondamentali: LA RESIDENZA!!

Per questo motivo Mrcoledì scorso i rifugiati hanno autonomamente indetto una manifestazione da via asti verso piazza castello. Come redazione di Titanic abbbiamo realizzato questa breve intervista:

Oggi in trasmissione abbiamo avuto come ospite un altro rifugiato di via asti che ha ribadito la loro posizione:


leggi anche:
http://www.infoaut.org/articolo/non-siamo-turisti-siam-rifugiati

26 maggio 2010

Torino: le vite dei/delle rifugiati/e come merce in scadenza.

Scade a fine maggio la "soluzione" di via asti, caserma nella quale si trovano un centinaio di rifugiati che da 8 mesi non hanno visto nessun cambiamento strutturale nella loro vita (casa, lavoro e residenza).
Tutto si è continuato a gestire con una politica di emergenza che ha esasperato e frustrato le vite dei rifugiati, costringendo la maggior parte di loro a fuggire altrove.

Se questa politica, già utilizzata in passato, ha allontanato parte dei rifugiati quelli che sono rimasti si vedono messi in strada da coloro (comune e prefetto) che tanto avevano promesso ma che sempre hanno disatteso.Tutto questo nella massima tranquillità degna dell'ipocrisia istituzionale.

Le varie promesse del comune sono cadute ad una ad una come mele marce e quindi altro non si può fare che buttarli fuori, in strada, senza se e senza ma.
Stessa sorte toccherà ai rifugiati di settimo torinese, anche loro merce in scadenza.

Nessuna alternativa, nessuna presa in carico da parte di associazioni varie, niente di niente.Il messaggio delle istituzioni, comune e prefettura è chiaro: non c'è' più l'emergenza freddo e' tempo per potervi scaricare come merce scaduta.

In continuità con un'azione vergognosa e ignobile, le istituzioni decidono di non garantire i diritti che tutelano i rifugiati politici, umanitari o sussidiari: il diritto alla residenza.
Tale diritto è sancito all'interno di quelle norme giuridiche che tutelano il migrante fuori dal suo paese di origine.

Su questo punto abbiamo sentito Marco avvocato dell'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione)

11 maggio 2010

Cie, nuove aperture, stessi episodi

Nella puntata di oggi siamo andati a parlare di C.I.E.
Dalla legge che li istituisce nel 1998 ( sotto un governo di centro sinistra) ad oggi è cambiato solo il nome ma non la gestione interna e l'illegittimità della loro esistenza.
Fatti come quelli accaduti pochi giorni fa nel CIE ponte Galeria di Roma , di cui abbiamo riproposto un'intervista fatta da radio ondarossa, sono all'ordine del giorno:
Ascolta l'intervista

Da questo spunto presentiamo la campagna Toscana - No-cie attraverso un'intervista a Vittorio che ci inquadra la situazione attuale:

5 maggio 2010

Torino: L'ALTER NATIVA del Collettivo Gabelli.

L'ALTER NATIVA e' il titolo del giornalino nato all'interno del Collettivo Gabelli;un collettivo formato da uomini e donne che sentono la necessità di confrontarsi sulle tematiche migranti e sulle politiche discriminatorie che questo governo attua nei confronti dello "straniero".Un giornalino che nasce all'interno di ampi spazi di dissenso che i migranti, attraverso le varie mobilitazioni (dal "pacchetto sicurezza, al primo marzo migrante) hanno saputo costruire in una metropoli che si vorrebbe pacificata e tranquilla.

Ascolta Mohamed e Giovanna (Coll.Gabelli)


AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DEI RIFUGIATI A TORINO.

Ascolta Pier Paolo (Comitato di Solidarietà con Rifugiati e Migranti)